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I successi più strategici di Mourinho

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Quest’anno la Roma ha deciso di affidare la propria panchina a uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio: Josè Mourinho. La scelta da parte dei Friedkin, da poco più di un anno nuovi proprietari del club capitolino, è ricaduta sul tecnico portoghese non solo per le sue qualità sul piano tattico, ma anche e soprattutto per la visibilità e la mentalità dello special one.

Mourinho è un segnale forte e preciso sia per gli avversari che per i giocatori stessi. Il palmares e la personalità del portoghese sono le basi su cui doveva ripartire la Roma.

I giallorossi sono stati protagonisti di una stagione di alti e bassi. C’è chi si aspettava qualcosa in più da un allenatore del calibro di Mourinho e chi si ritiene soddisfatto visto il quinto posto momentaneo e i quarti di Conference League da giocare.

Una grandissima problematica della Roma dello scorso anno era quella legata agli scontri diretti. La lupa non riusciva mai a fare la voce grossa con le big, soffriva enormemente la pressione e difficilmente usciva con un pareggio quando incontrava una grande.

Quest’anno, Mourinho ha cominciato a instaurare una mentalità vincente e il risultato si è visto. La Roma ha ripreso a vincere e convincere anche con le big. A volte la Roma ha vinto questi scontri diretti partendo da sfavorita per portali come 22bet che fissavano la quota della Roma sempre a una cifra molto alta.

I match d’oro di Mourinho

Roma-Napoli 0-0

Non è una vittoria. Ma per la Roma è stato un pareggio d’oro. Il Napoli di Spalletti in quel momento aveva vinto le prime 8 gare consecutive. Gli azzurri erano in un periodo magico in cui riusciva qualsiasi giocata. La Roma veniva invece dall’umiliante sconfitta rimediata nella trasferta di Bodo in Norvegia. La piazza aveva bisogno di reagire e l’avversario che aveva di fronte era il peggiore possibile in quel momento.

Mourinho è bravo a caricare la squadra e mantenerla concentrata. Tatticamente, il portoghese non sbaglia una scelta e riesce a mantenere la porta inviolata contro l’attacco più in forma del campionato. La Roma rischia anche di vincerla ma non ci riesce. Lo 0-0 è un giusto compromesso tra la voglia di reagire sin da subito e le reali possibilità contro una squadra nettamente più forte. Un crocevia fondamentale per la stagione della Roma.

Atalanta-Roma 1-4

La Roma arriva a Bergamo da sfavorita. Gli uomini di Gasperini sono in forma e la Roma ha appena cambiato modulo e deve impararne i meccanismi. Mourinho decide di impostare la sfida sui momenti decisivi della gara. Lo special one ordina di premere sull’acceleratore e dare tutto all’inizio della gara per poter gestire dopo.

La squadra lo segue e si butta a capofitto in un pressing feroce che dà i suoi frutti: la Roma sblocca subito la partita. Abraham, con una percussione offensiva, riesce a sfondare il muro difensivo della dea e firma l’1-0 per la Roma. Pochi minuti dopo arriva il raddoppio di Nicolò Zaniolo. La Roma è in estasi ma è sfortunata e alla fine del primo concede il goal che permette di dimezzare le distanze. I giallorossi soffrono, ma sanno soffrire, proprio come una vera squadra di Mourinho. Quando la Dea è stanca, ripartono in contropiede e rimandano a segno il proprio numero 9 e anche Chris Smalling. Apoteosi Roma. I capitolini tornano a vincere un big match dopo tantissimo tempo.

Roma-Lazio 3-0

Dopo una settimana in cui si metteva in discussione il gioco di Mourinho, il portoghese decide di rispondere alla sua maniera: vincendo. Anche in questo caso la Roma parte forte e trova il goal grazie al suo centravanti: Tammy Abraham.

Pochi minuti dopo arriva il raddoppio sempre firmato dall’inglese e chiude i conti un capolavoro su punizione del capitano Lorenzo Pellegrini. Sfida vinta su ogni campo: tatticamente e mentalmente. Roma impazzisce per il suo allenatore e questa vittoria non ha fatto altro che aumentare l’affetto nei suoi confronti.